D960 ha scritto:Serve ancora un altro giro di valzer per far capire anche al pubblico che la scelta dell'hub di Fiumicino è stata deleteria
Mi permetto di contraddire. Quella di Fiumicino non è mai stata una scelta, Alitalia è nata lì (a Ciampino) ed è pluri-fallita lì. Che sia raccontata dai romani, quando estorcono soldi ai connazionali per mantenerla in vita, come una cosa non locale, ma
italiana deriva dal complesso di superiorità da Caput Mundi, dal "tutte le strade portano a Roma" e altre frottole che si cantano e si suonano nelle trattorie di Trastevere, un po' come oggi lo "spazio russo" concepito da chi vede il mondo dai palazzi del Cremlino. Alitalia ITA è e può essere soltanto
romana de Roma.
Trasferire Alitalia a Milano era una scelta di KLM, non di Alitalia. In ogni caso un hub a Roma è possibile, adattandosi ai limiti imposti dalla scelta e naturalmente non gestendo la linea aerea alla romana, cioè come ATAC o AMA. Non avrai un hub carrier che vola a Auckland e Montevideo, ma qualcosa puoi fare ed è quello che immagino vorrà fare Lufthansa, non avendo altra scelta. Del resto Vienna e Bruxelles non sono mega-hub galattici.
Lufthansa Group fa soldi a Zurigo anche perché la Germania pone limiti stringenti all'attività di Kloten, riducendo la disponibilità di slot e tenendo lontane le low cost. Fa soldi negli aeroporti tedeschi perché lì come in Francia di fatto non si lascia molto spazio alle low cost. In Lombardia ci sono quattro piste dedicate ai voli point-to-point, anzi cinque contando Montichiari e ci sono limiti soltanto a Linate e perché fa comodo alla linea aerea romana. Una tale capacità, unita alla voglia di lavorare per pochissimi soldi dei bergamaschi, fa sì che il point-to-point da/per la Lombardia sia appannaggio di Ryanair e simili, creare una replica di FRA, MUC o ZRH non mi sembra tanto facile o almeno sarebbe molto costosa per un hub carrier nei voli europei. Lufthansa Italia era basata
anche sul presunto desiderio dei pax lombardi di avere voli di qualità, quella stessa qualità che Lufthansa ha poi abbandonato pure in Germania, senza Business Class nei voli interni, con sedili che sono panche e senza servizio. Un po' come quando ad Abu Dhabi pensavano che i pax italiani cercassero poltrone Frau e la possibilità di mangiare in volo a qualsiasi ora, a prescindere dai costi.
Comunque a mio parere il principale problema di ITA è l'essere romana proprio come ATAC o AMA, è la linea aerea della città dei cinghiali, dei gabbiani che si nutrono dei rifiuti lasciati in giro ovunque. La presunzione romana l'avrà vinta anche sui Tedeschi, è ovvio che per arrivare alla firma dell'accordo il governo italiano della romana Meloni, dopo quello del romano internazionalizzato Draghi, pretenderà che si mantenga lo status quo. Poi chissà, ma non penso che presto vedremo trasferimenti di voli a Milano. Vedremo più pax sui voli da Milano per Francoforte e Monaco.