I-TIGI ha scritto:Affermare che ridurre al minimo-insignificante la flotta ed averlo sempre fatto non e’ demenziale, sono i fatti ed i risultati si vedono, Alitalia per una nazione come l’Italia non conta già ora nulla figuriamoci con 47 aerei.
Al di là di commenti lapidari e poco costruttivi (non i tuoi), io vi pongo un dubbio che in realtà non è nuovo: cosa c’è da salvare di Alitalia di buono, di utile per il paese?
L’ex hub di FCO, che ora non regge più?
L’arrogante monopolio a Linate?
Lo sfrontato boicottaggio di Malpensa, il secondo aeroporto del paese?
L’irrilevanza in tutto il Nord Italia, la zona più ricca e produttiva del paese?
Ci saranno delle professionalità valide, probabilmente la maggioranza dei piloti, ma gli altri?
Gli assistenti di volo sono il volto migliore dell’Italia o sono più le volte che ci fanno vergognare?
Il mercato ha parlato da tempo: Alitalia non funziona e non serve.
I suoi difensori a oltranza ormai sono alle soglie del ridicolo sostenendo che trasporta farmaci urgenti e organi da trapiantare, manco fosse la Croce Rossa.
Neanche loro sanno più cosa dire.
È ora che cali il sipario.
Purtroppo non credo succederà: l’Italia non è un paese sufficientemente serio per prendere una decisione del genere. Peccato perché per diventare un grande paese servono anche decisioni difficili (difficili soprattutto per l’occupazione. Non posso dire impopolari perché l’opinione pubblica è probabilmente a favore della chiusura).