FlyIce ha scritto: Cristiano ha scritto:Io non ho trovato elementi per poter ipotizzare che Nutarelli e Naldini abbiano potuto vedere l'intruso.
La reputi una ricostruzione convincente in base a cosa?
Le posizioni relative: il TF-104G arriva praticamente con il sole (basso sull’orizzonte) alle spalle. I due hanno una visione perfetta al traverso della della rotta del Dc-9. L’intruso si può nascondere ai radar e forse a chi osserva da terra ma per chi lo vede di fianco è inconfondibile.
Si parla di assenza di insegne di nazionalità: un elemento che lascia presupporre un’osservazione ravvicinata.
Non c'è dubbio che un TF-104G abbia visto il mig; volevo chiederti come fai a dire che era quello con Nutarelli e Naldini e non quello con Bergamini e Moretti.
Non che sia così fondamentale, era solo per capire se avevi qualche elemento in più che a me è sfuggito.
All'inizio della pagina
http://ih870.altervista.org/fasi/3_affi/affi.html spiego perché, secondo me, l'aereo è quello di B/M e non di N/N.
Se come dici tu lo “zombie” (diciamo il MiG-23) è stato accompagnato a Grosseto dall’altro TF-104, da dove è venuto quello caduto poco dopo sulla Sila?
Non dalla Libia, perché non c’è mai stata evidenza di quella rotta.
A Grosseto quella sera era stato visto atterrare un F-111 americano, non un MiG-23. Il primo era una presenza anomala ma “gestibile” il secondo sarebbe stato un “evento” come pochi ce ne sono stati in quegli anni.
E' stato accompagnato a Grosseto, ma il mig non è atterrato, ha proseguito verso il Tirreno a bassa quota o si è riaccodato al DC-9 (data l'assenza di interferenze radar nei ritorni del DC-9, è quasi certa la prima ipotesi).
Non ci sarebbe stato nessun motivo per fare quel cambio d'aereo (e sicuramente non era stato pianificato), ma si è reso necessario proprio per l'inaspettato incontro con il TF-104G (v. sotto).
Sul tema dei radiofari c’è un collegamento tra l’allarme generale e lo spegnimento. Il secondo è conseguenza del primo.
Non ho capito il tuo passaggio su quello di Villafranca; essendo spento da una settimana a me sembra ininfluente o al più è ricollegabile alla presenza degli F-111 e non a quella del MiG.
Sono piuttosto sicuro che non ci sia un collegamento tra spegnimenti e allarme, perché le radioassistenze erano spente da prima che scattasse l'allarme (lo si vede dalla rotta seguita da vari aerei). Probabilmente sono state spente durante la mattinata, approfittando del temporale, giusto per avere una scusa (è solo un'ipotesi).
Il motivo dello spegnimento del TACAN di Villafranca già da una settimana è legato al fatto che era prevista la missione d'addestramento proprio a Villafranca usando, appunto, il TACAN per l'avvicinamento iniziale all'aeroporto. Su questo c'è una lunga conversazione tra il controllore di Roma e quello militare di Monte Venda che devono coordinare l'attraversamento della A-14. Uno dei due sottolinea una cosa del tipo: "i piloti la fanno facile! Ma se non c'è la radioassistenza funzionante, come si può pretendere di fare l'avvicinamento?" Non mi ricordo le parole esatte, ma se t'interessa, posso provare a cercare la trascrizione messa agli atti.
Insomma, tutto questo discorso è per sottolineare l'importanza del TACAN di Villafranca per poter fare la missione (chiamata M433).
Evidentemente, il fatto di ritrovarsi tra i piedi piloti dell'AMI non era gradito a chi ha pianificato l'operazione per quella sera, proprio perché doveva passare il MiG-23. Hanno pensato bene, quindi, di spegnere il TACAN già da una settimana prima, inducendo l'istruttore a desistere e ad andare a giocare da un'altra parte. Bergamini, invece, decide di compiere ugualmente la missione usando il TACAN di Ghedi in allontanamento, anziché quello di Villafranca in avvicinamento.
Il caso ha voluto che il TF-104G si sia imbattuto nel MiG-23. Cosa fare? Quasi certamente, i due piloti non avrebbero mai spifferato niente in merito all’avvistamento, ma per essere sicuri, dopo alcuni minuti, gli hanno ordinato di cambiare piano di volo ed anziché andare diretti verso il TACAN di Grosseto (come previsto), iniziano a volare in parallelo al DC-9 (e al suo autostoppista).
Per assicurarsi, con assoluta certezza, il silenzio di chi ha avvistato il mig, chi era in comando ha pensato di renderli complici diretti del mascheramento ai radar di un aereo nemico. Così facendo, i piloti mai avrebbero aperto bocca sulla faccenda.
Questa è la mia ipotesi basata sulla certezza che dalle 18:25:58 alle 18:27:19 il mig si trova nei pressi dell'IH870 e che dalle 18:29:12 alle 18:30:17 si trova nei pressi del TF-104G. Ho scritto tutto dettagliatamente nel mio sito, inutile riportare tutto qui (chi fosse interessato, trova tutto qui:
http://ih870.altervista.org/lc/mig/mig.html ).