Linate a fine luglio chiuderà per tre mesi, durante i quali saranno rifatti la pista e parte del terminal.
Rimarrà chiuso ad agosto, mese relativamente tranquillo per Linate, dove c’è un po’ più utenza d’affari che altrove, ma anche a settembre e ottobre: mesi che sono ben più “caldi”, perché riaprono gli uffici, le industrie tornano a pieno regime e ci sono anche un po’ eventi, incluse manifestazioni fieristiche.
Durante la chiusura, i passeggeri avranno cambiato abitudini: qualcuno andrà a Roma in treno anche se finora lo evitava, altri partiranno da Malpensa, anche se magari non erano familiari con quello scalo ed infine qualcuno opterà per Orio. Di certo alla riapertura non tutti torneranno in viale Forlanini: qualcuno potrebbe preferire le nuove opzioni, è naturale che sia così.
Linate sta vivendo un periodo di “sofferenza”: sono anni che i numeri sono in lieve ma constante calo: l’aeroporto è contingentato e non si possono aggiungere nuovi voli, questo vuol dire che invece di usare aerei più grandi e portare più passeggeri, il trend è l’opposto, aerei più piccoli e meno passeggeri.
La rotta “regina” per Roma, ha da tempo perso il gradino più alto del podio: la concorrenza del treno è stata formidabile e sono anche venuti meno i passeggeri che vanno nell’hub Alitalia di Fiumicino per prendere voli in coincidenza, perché la concorrenza è molta e ci sono sempre più possibilità di volare direttamente da Milano, spesso da Malpensa, o fare scalo in altri hub.
E’ facile prevedere che il -5% circa di passeggeri fatto registrare a maggio (dato ancora provvisorio) possa trasformarsi in un -10%, almeno, a partire da novembre. I passeggeri per Roma sanno sicuramente di meno, ma anche quelli per altre destinazioni saranno in calo.
Alla fine a Linate resterà, come zoccolo duro, solo la continuità territoriale verso la Sardegna, che non ha grandi alternative low cost, che sono invece disponibili per gli altri voli nazionali, ma anche i passeggeri sardi traslocheranno a Malpensa per tre mesi, trovandosi in un aeroporto paragonabile a Fiumicino come tempo di viaggio dal centro città. La vicinanza al centro città di Linate è una prerogativa solo milanese. E’ davvero necessaria?
Milano per essere attrattiva come città sulla scena internazionale, non deve offrire un aeroporto piccolo e brutto a 2€ di biglietto del bus dal centro, ma un moderno e ben collegato gateway intercontinentale (Malpensa)!
Il traffico passeggeri che satura Linate è a scapito del traffico di business jet, che oggi spesso non trova neppure gli spazi sufficienti per operare a Linate.
Che senso ha investire a Linate per il traffico passeggeri, con l’ampliamento ed il restyling dell’aerostazione, quando la richiesta maggiore arriva da un altro tipo di traffico?
Non aggiungiamo neanche un ulteriore scenario a questa vicenda: un aggravarsi della crisi Alitalia o un suo ridimensionamento dopo la vendita. Alitalia opera circa metà dei voli da Linate, una qualsiasi riduzione di questi voli sarebbe un risveglio traumatico dalla pausa lavori.
Linate, perché riaprirlo?
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Re: Linate, perché riaprirlo?
Aggiornamento sugli effetti della Brexit a Linate
https://www.malpensainsiders.com/t110-discussione-su-linate-perche-riaprirlo#1825
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