Sono tornato all'aereo per un andata e ritorno da Milano a Roma, per banali motivi economici: ITA costava molto meno del treno.
All'andata ho visto i nuovi negozi recentemente aperti a Linate Linate, dove non ero pù stato in partenza da luglio. Finalmente è fuori dai piedi il prefabbricato usato per i gates provvisori del "bridge", ma ancora non sono operativi i due jetbridge da allora disabilitati. Non credo che però ci voglia ancora molto.
Mixed feelings per il giro turistico obbligato della nuova area, che sarà anche bella, ma è una bella perdita di tempo. Andare alla lounge SEA Leonardo si conferma una ulteriore perdita di tempo, perché poi bisogna quasi sempre tornare indietro al piano terreno, insomma ha senso andarci solo se si è parecchio in anticipo. L'ho trovata comunque piuttosto piena, per essere la mattina di un sabato e accogliente. Tutto ciò che viene offerto è purtroppo impacchettato nella plastica, ma non credo che ci siano alternative. Imbarco con Cobus decisamente con assembramento, come sarà anche al ritorno. Volo uneventful, all'arrivo la brutta sorpresa che ora, a Fiumicino, dal gate all'uscita il percorso a piedi si è enormemente allungato, diciamo che ci vogliono non meno di 10 minuti, anche 15 per chi non è di passo veloce. Certo così si fa una bella passeggiata da Autogrill (la proprietà non casualmente è la medesima) fra tutti i negozi ma, a parte la rottura di scatole, è un KO per la convenienza di scegliere l'aereo sulla Milano-Roma. per chi guarda al tempo.
A Fiumicino c'è il vantaggio, rispetto a Malpensa ovviamente, non rispetto a Linate, che con soli 50 euro si può prenotare una bella limo nera per andare in città con stile e il prezzo è lo stesso dei banalissimi taxi, basta prenotare in anticipo. Usciti dal terminal comunque grosse scritte ricordano che ogni 15 minuti c'è un treno Leonardo Express per Termini, tempo di percorrenza di 32 minuti poco esaltante, ma la frequenza è quella giusta. I treni per stazioni alternative sono in aggiunta. A Malpensa Trenord continua a offrire la sciocca alternativa fra Cadorna e Centrale, con l'insufficiente frequenza 30 minuti per entrambe. Impareranno mai? Glielo si dice da più di 10 anni che l'Airport Express ovunque (a parte Vienna) è al massimo ogni 15 minuti sulla medesima stazione.
Al ritorno idem, ci vuole una vita dai controlli di sicurezza al gate, il percorso è enormemente più lungo di quello che era prima. A proposito dei controlli di sicurezza, le macchine esteticamente sembrano le stesse che ci sono a Linate, ma non è vero. Bisogna ancora separare liquidi, telefoni e tablet, insomma hanno comprato macchine nuove con la tecnologia vecchia. Ganzo, no? E poi i vassoi si incastrano che è un piacere. Linate da quel punto di vista è un altro mondo.
Ci avrei messo 15 minuti dai controlli al gate, ma non era ancora annunciato quale gate fosse, soltanto che era un E. Peccato che gli E siano sparsi in un area molto vasta (stesso errore che capita a Malpensa fra i B e gli A che ormai spaziano fra due satelliti più piano terra). Quindi fino a quando non esce il numero si deve aspettare lontano e poi tocca completare la maratona. All'imbarco c'era il diluvio universale, ma grazie a dio FCO è pieno di jetbridge, come a Linate non sarà mai e a Malpensa magari a fine Masterplan 2035.
A bordo dell'aereo ITA la novità è che negli annunci ti dicono che ITA è membro di SkyTeam, poi tutto è esattamente uguale a quello che era di Alitalia: aereo, livrea, divise, tovaglioli. Le safety card sono aggiornate e hanno la scritta ITA, il servizio è più o meno (meno) quello che era su Alitalia pre-Covid, cioè ti danno l'acqua, la spremuta, la Coca o il caffè, ma niente biscotti o taralli. Il pitch fa pena, come direbbe Altavilla è da polli in batteria, salvo che non si opti per il supplemento per scegliere i posti più avanti, che hanno un pitch più decente. Il sedile davanti non tornava verticale, pitch ulteriormente ridotto, la differenza con le low cost è solo nella possibilità di portare a bordo la valigetta che da queste parti chiamiamo trolley, che in inglese mi pare che voglia dire filobus.
A Linate Cobus, niente giro dell'oca all'arrivo, ma la coda per i taxi si fa come sempre soltanto in parte riparati dalla pioggia.
ITA missa est
All'andata ho visto i nuovi negozi recentemente aperti a Linate Linate, dove non ero pù stato in partenza da luglio. Finalmente è fuori dai piedi il prefabbricato usato per i gates provvisori del "bridge", ma ancora non sono operativi i due jetbridge da allora disabilitati. Non credo che però ci voglia ancora molto.
Mixed feelings per il giro turistico obbligato della nuova area, che sarà anche bella, ma è una bella perdita di tempo. Andare alla lounge SEA Leonardo si conferma una ulteriore perdita di tempo, perché poi bisogna quasi sempre tornare indietro al piano terreno, insomma ha senso andarci solo se si è parecchio in anticipo. L'ho trovata comunque piuttosto piena, per essere la mattina di un sabato e accogliente. Tutto ciò che viene offerto è purtroppo impacchettato nella plastica, ma non credo che ci siano alternative. Imbarco con Cobus decisamente con assembramento, come sarà anche al ritorno. Volo uneventful, all'arrivo la brutta sorpresa che ora, a Fiumicino, dal gate all'uscita il percorso a piedi si è enormemente allungato, diciamo che ci vogliono non meno di 10 minuti, anche 15 per chi non è di passo veloce. Certo così si fa una bella passeggiata da Autogrill (la proprietà non casualmente è la medesima) fra tutti i negozi ma, a parte la rottura di scatole, è un KO per la convenienza di scegliere l'aereo sulla Milano-Roma. per chi guarda al tempo.
A Fiumicino c'è il vantaggio, rispetto a Malpensa ovviamente, non rispetto a Linate, che con soli 50 euro si può prenotare una bella limo nera per andare in città con stile e il prezzo è lo stesso dei banalissimi taxi, basta prenotare in anticipo. Usciti dal terminal comunque grosse scritte ricordano che ogni 15 minuti c'è un treno Leonardo Express per Termini, tempo di percorrenza di 32 minuti poco esaltante, ma la frequenza è quella giusta. I treni per stazioni alternative sono in aggiunta. A Malpensa Trenord continua a offrire la sciocca alternativa fra Cadorna e Centrale, con l'insufficiente frequenza 30 minuti per entrambe. Impareranno mai? Glielo si dice da più di 10 anni che l'Airport Express ovunque (a parte Vienna) è al massimo ogni 15 minuti sulla medesima stazione.
Al ritorno idem, ci vuole una vita dai controlli di sicurezza al gate, il percorso è enormemente più lungo di quello che era prima. A proposito dei controlli di sicurezza, le macchine esteticamente sembrano le stesse che ci sono a Linate, ma non è vero. Bisogna ancora separare liquidi, telefoni e tablet, insomma hanno comprato macchine nuove con la tecnologia vecchia. Ganzo, no? E poi i vassoi si incastrano che è un piacere. Linate da quel punto di vista è un altro mondo.
Ci avrei messo 15 minuti dai controlli al gate, ma non era ancora annunciato quale gate fosse, soltanto che era un E. Peccato che gli E siano sparsi in un area molto vasta (stesso errore che capita a Malpensa fra i B e gli A che ormai spaziano fra due satelliti più piano terra). Quindi fino a quando non esce il numero si deve aspettare lontano e poi tocca completare la maratona. All'imbarco c'era il diluvio universale, ma grazie a dio FCO è pieno di jetbridge, come a Linate non sarà mai e a Malpensa magari a fine Masterplan 2035.
A bordo dell'aereo ITA la novità è che negli annunci ti dicono che ITA è membro di SkyTeam, poi tutto è esattamente uguale a quello che era di Alitalia: aereo, livrea, divise, tovaglioli. Le safety card sono aggiornate e hanno la scritta ITA, il servizio è più o meno (meno) quello che era su Alitalia pre-Covid, cioè ti danno l'acqua, la spremuta, la Coca o il caffè, ma niente biscotti o taralli. Il pitch fa pena, come direbbe Altavilla è da polli in batteria, salvo che non si opti per il supplemento per scegliere i posti più avanti, che hanno un pitch più decente. Il sedile davanti non tornava verticale, pitch ulteriormente ridotto, la differenza con le low cost è solo nella possibilità di portare a bordo la valigetta che da queste parti chiamiamo trolley, che in inglese mi pare che voglia dire filobus.
A Linate Cobus, niente giro dell'oca all'arrivo, ma la coda per i taxi si fa come sempre soltanto in parte riparati dalla pioggia.
ITA missa est