Via libera alla MXP-Gallarate FS

Via libera al bando per il proseguimento della tratta ferroviaria T2-linea del Sempione;

https://ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/16775-ferrovie-via-alla-realizzazione-della-tratta-t2-malpensa-sempione

Il collegamento T2-Gallarate aveva già ottenuto nel 2015 un finanziamento dall’Unione Europea per i progetti preliminare e definitivo, mentre l’investimento per la parte realizzativa è di 211.340.000 euro ed è così finanziato:

- 80.000.000 euro dal “Patto per la Lombardia”;

- 63.402.000 euro, pari al 30% del totale, dall’Unione Europea nell’ambito del programma “CEF ‐ Connecting Europe Facility ‐ 2019 CEF Transport MAP call”;

- 55.937.000 euro da Ministero delle Infrastrutture (Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022);

- 11.000.000 da Regione Lombardia (all’interno del Programma degli interventi per la ripresa economica - “Piano Marshall”);

- 1.001.000 euro a carico di SEA.

Per quanto riguarda in particolare il fondi europei, la notizia del finanziamento di 63.402.000 euro era stata comunicata a luglio a seguito del CEF (Connecting Europe Facility) Commitee. Nelle scorse settimane è stato sottoscritto il contratto (Grant Agreement) con la Commissione Europea. Si tratta di un importante riconoscimento per un progetto unico in ambito europeo, grazie a 5 cofinanziamenti ricevuti nel corso delle diverse fasi di implementazione.

Quest’opera è sicuramente molto utile per Malpensa e offre molte possibilità di connessione, ad oggi impossibili o troppo lente in ferrovia.
Faciliterà la vita anche a chi lavora in aeroporto e vive a nord dello scalo.

C’è una importante quota di finanziamento europeo e visto che la compagine di governo, con i suoi accoliti, decanta le meraviglie del Recovery Fund, non si spiega perché sul territorio, gli stessi siano contro un’opera del genere.
Per fortuna sono stati sconfitti: il progetto va avanti e i poveri animaletti del bosco avranno un “ecodotto” per non dover attraversare la ferrovia (il nome più creativo mai dato ad un ponticello sterrato).

Tre anni dalla apertura della Arcisate-Stabio, alcuni numeri interessanti nell’ articolo.

https://www.varesenews.it/2021/01/compie-3-anni-la-ferrovia-lugano-varese/1293076/

Il sindaco di Casorate va fatto saltare giù dalla sua poltrona il prima possibile, un sindachello che se la tira con pretesti ambientalisti faziosi per farsi bello davanti a quattro gatti su una opera di interesse nazionale.
I vari NO tutto hanno rotto e chi sta intorno a Malpensa sa da 50 anni che lo scalo e’ assieme a Fiumicino di interesse nazionale (legge del 1975) e che si sarebbe espanso così come ci sarà anche la terza pista.
Non gli va? Se ne facciano una ragione o se ne andassero a vivere a trepalle.

https://www.google.it/amp/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/ADvwcGEB

Esatto finto ambientalismo giusto per raccattare i soliti tre voti. Se ne facciano una ragione o si trasferiscano altrove

Massi787 ha scritto:Esatto finto ambientalismo giusto per raccattare i soliti tre voti. Se ne facciano una ragione o si trasferiscano altrove

Voti indirettamente, direttamente soldi.
I sindaci, quando viene approvato un progetto che riguarda il proprio territorio, hanno l'opportunità (quasi irripetibile) di chiedere "compensazioni ambientali", che magari non hanno niente a che fare con l'ambiente ma solo con il comune che amminsitrano. E' un aspetto da "politically correct" che si presta ad essere "spremuto" piu' del dovuto (non posso usare la parola abuso, perchè è tutto previsto dalla legge).

SEA dovrebbe chiedere compensazione ai comunelli intorno all’aeroporto dato che hanno edificato volutamente a go go conoscendo bene i programmi di sviluppo dai primi anni 70.

Accordo Stato-Regione, riparte la ferrovia Malpensa-Gallarate

Dopo lo stop a gennaio legato all’uso delle aree demaniali, nella mattina di giovedì 15 aprile completata la conferenza dei servizi. Resta il ricorso al Tar che unisce più voci contrarie alla "ferrovia della brughiera"

Con il nuovo accordo in conferenza dei servizi, ottenuto nella mattina di giovedì 15 aprile, riparte l’iter della ferrovia Malpensa-Gallarate, dopo lo stop dello scorso gennaio.

La conferenza dei servizi riguardava l’uso delle aree di Demanio nella zona dell’aeroporto di Malpensa: una parte limitata dei terreni necessari a realizzare i poco più di 4 km di nuova ferrovia, ma che è “governata” da norme specifiche, facendo appunto parte del demanio, il patrimonio dello Stato.

Il decreto del Ministero a gennaio aveva preso atto del fatto che mancasse un accordo complessivo, prendendo atto della  “espressione di dissenso del Comune di Casorate Sempione”. Uno stop che aveva suscitato non poche reazioni, anche da parte del mondo economico, e anche qualche accusa esplicita proprio ai Comuni, accusati di essere ostacolo per l’opera.

La frenata era in realtà, appunto, momentanea. Perché nei fatti si è passati da una nuova conferenza dei servizi, portata a compimento nel giro di tre mesi, nonostante rimanga l’opposizione dei Comuni: «La conferenza è stata molto preimpostata e rapida» dice con una punta di polemica Andrea Tomasini, assessore (leghista) al territorio del Comune di Casorate Sempione. La conferenza dei servizi è stata riaperta dopo le osservazioni di Enac e di Regione Lombardia, che tiene le fila – per così dire – dell’opera, formalmente proposta da Sea e Ferrovie Nord Milano (società a sua volta controllata da Regione).

«Il dirigente dello Stato ha proclamata conclusa l’intesa Stato-Regione e per lo Stato la questione è chiusa così. Si è preso atto del parere contrario da parte di Casorate e anche di Cardano al Campo. Abbiamo ribadito i motivi che ci avevano spinto al parere negativo, a partire dal fatto che il Parco Ticino è stato escluso mentre è portatore non solo d’interessi non ambientali (come sostenevano Regione e proponente) ma secondo noi anche d’interesse urbanistico, perché fuori del Perimetri di iniziativa comunale individuato dai Comuni anche il Parco ha competenza urbanistica».

Casorate ha partecipato alla conferenza dei servizi con il sindaco Dimitri Cassani e l’assessore Tomasini, mentre per Cardano era presente l’assessore al territorio Vito Rosiello. Anche Somma Lombardo ha inviato un parere scritto ribadendo le criticità.

Il ricorso al Tar sulla ferrovia Gallarate-Malpensa

E adesso? L’iter autorizzativo è di fatto concluso. Ma rimane sul piatto il ricorso al Tar, che in realtà sono più d’uno: sono stati presentati alla giustizia amministrativa da Parco del Ticino, Comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo, Legambiente.

Il Tribunale Amministrativo Regionale non ha concesso la sospensiva (infatti l’iter autorizzativo nel frattempo è andato avanti) e la prima udienza di merito è fissata per l’11 maggio 2021: i quattro ricorsi – sul Procedimento autorizzato regionale – sono stati unificati, per questo si può ormai di parlare di un unico ricorso.

Il Tar rimane probabilmente l’unico vero «spartiacque» che deciderà del destino dell’opera. Sul territorio continua a mobilitarsi il Comitato Salviamo La Brughiera, che aveva chiesto di portare in conferenza dei servizi «la richiesta di sospensione della procedura per attendere il pronunciamento del TAR Lombardia».

D’altro canto poi c’è la mobiitazione del mondo economico che “spinge” per completare il secondo accesso a Malpensa, evocando anche il beneficio economico a livello locale di un grande cantiere.


https://www.varesenews.it/2021/04/accordo-regione-riparte-la-ferrovia-malpensa-gallarate/1328585/

Bene, ora che il TAR respinga il ricorso unico di paesielli e comitato del piffero e si proceda con i lavori.

Il TAR rinvia il responso sulla T2-Gallarate, ringraziare il sindaco di Casorate, comunello tra quelli che dovrebbe ritrovarsi i suoi cittadini che lavorano nel scalo milanese tutto licenziati ed il sindaco ritrovarseli in casa con i forconi.

Anziché lamentarsi di neanche una decina di voli trasferiti da Malpensa a Linate (il 90% che saranno aperti sono di vettori già presenti su Linate e nuovi in sostituzione di ex Alitalia quindi a conto zero) chi cerca di difendere lo sviluppo di Malpensa dato che i problemi (vedrete con il nuovo master plan e terza pista) sono tutti li intorno e Milano ne e’ danneggiata fortemente e quindi il tutto un danno causato allo sviluppo della metropoli.
Comuni e provincia di Varese sono la piaga di MXP, il vero danno per Milano!

In sintesi, il ricorso al TAR è per far annullare una riunione della Conferenza dei Servizi.
Quindi si discute di aspetti formali, non nella sostanza.

L'opera fa parte dei corridoi europei ed è pure stategica per la connessioni aeroportuale e le olimpiadi invernali del 2026. Non c'è sindaco di paesino che tenga.

Se si annulla la conferenza dei servizi, non è una cosuccia da poco, dato che è l'ente territoriale preposto ad approvare il progetto. Occorre superare il motivo dell'eventuale annullamento, riconvocata e riapprovare il progetto. Ed in tanto il tempo scorre.

Il solo fatto che chi vive grazie a Malpensa vada contro un servizio di trasporto ecologico (si e’ sempre detto di cercare di trasferire traffico dal gommato al ferroviario) facendo ricorso al TAR e’ allucinante, ecco i nemici di MXP.

Vuoi mettere intossicarsi con i suffumigi di particolato che respirare aria pulita con un treno?

Spero che ogni residente che lavori nei comunelli intorno a MXP non possa più lavorare nello scalo e vada a chiedere assistenza a sindaci che anziché a pensare a fare la guerra a Milano, milanesi e Linate in realtà affossa lo sviluppo di Malpensa con i loro no a tutto dalla terza pista alla T2-Gallarate che fanno saltare.
Dove sono quei wmalpensaw ed altri pseudo pro aeroporto o che gridavano Roma Ladrona?
Che si vergognino.

In momenti come questi rimpiango di non vivere in Corea del Nord.

D960 ha scritto:In momenti come questi rimpiango di non vivere in Corea del Nord.

Non esageriamo, i treni in Nord Corea vanno così piano che hanno i moscerini spiaccicati sul retro.

Mica per i treni infatti

Colpo di scena: il Parco del Ticino ritira il ricorso al TAR contro la T2-Gallarate.
Si sono accordati con la Regione per 3,4 milioni di opere di compensazione ambientale.

Il ricorso di Legambiente era già stato respinto; resta quello dei due paesini oltranzisti: Casorate e Cardano al Campo.

https://www.malpensa24.it/malpensa-ferrovia-parco-ticino-ricorso-ritirato/

Venduti, manco hanno saputo tenere un po’ duro pensando di rischiare di perdere i soldi che permetterà per Natale di allestire le luminarie natalizie nei paeselli intorno su quattro alberelli.

Resta l'opposizione dei comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo.

malpensante ha scritto:Resta l'opposizione dei comuni di Casorate Sempione e Cardano al Campo.

L’ho scritto sopra.
Vediamo se cedono pure loro.
Uno dei sindaci ha commentato che la soluzione con il parco è un successo del dialogo. Non penso che una buona offerta lo troverebbe contrario.

Comunque questo sistema è parecchio disfunzionale.
I costi delle opere pubbliche lievitano, i tempi diventano incerti, per cosa?
Per compensazioni ambientali?
Se apri una ferrovia hai già meno auto sulle strade, è un giovamento per l’ambiente a prescindere.

Per dare ai sindaci l'opportunità di presentarsi come dei Che Guevara.

Si chiama gioco delle parti.