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    Ryanair, i piani di O’Leary

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    Ryanair, i piani di O’Leary Empty Ryanair, i piani di O’Leary

    Messaggio Da spanna 20.01.24 13:16

    https://www.ilsole24ore.com/art/ryanair-piani-o-leary-in-italia-crescita-10percento-AFFwnBPC?refresh_ce
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    Ryanair prevede di crescere almeno del 10% in Italia quest’anno nonostante la ridotta disponibilità di aerei causata dai ritardi nelle consegne dei 737 Max da parte della Boeing. «Entro giugno la Boeing doveva consegnarci 57 Boeing 737 8-200, ma probabilmente si limiteranno a 45-50» ha spiegato il ceo di Ryanair, Michael O’Leary nel corso di un incontro con la stampa al quartier generale di Dublino, ritardi che potrebbero peggiorare dopo la vicenda del 737 Max 9 dell’Alaska Airlines. La compagnia low cost, uno dei principali clienti del costruttore americano, teme che l’incidente di due settimane fa, quando un portellone è scoppiato durante il volo a pochi minuti dal decollo dall’aeroporto di Portland, negli Stati Uniti, possa ritardare anche la certificazione di altri due modelli della Boeing: il Max 7 e il 10. Ryanair non ha alcun Max 9 in flotta.

    Il Max 9 ancora una settimana di fermo
    La FAA, l’autorità aeronautica americana, dopo avere fermato tutti i Max 9 ha avviato una indagine sulla sua linea di produzione coinvolgendo anche i suoi fornitori tra cui Spirit AeroSystems, responsabile della costruzione delle fusoliere. «Il Max 9 al momento resta a terra - ha continuato O’Leary - ma la Boeing ci ha assicurato che il lavoro è a metà strada e il velivolo potrebbe essere autorizzato a tornare a volare alla fine della prossima settimana».
    La compagnia prevedeva di trasportare tra 200 e 205 milioni di passeggeri nel 2024 dai 169 milioni nel 2023, ma ha dovuto rivedere il target abbassandolo a 199 milioni, non quello a lungo termine confermato a 300 milioni di passeggeri entro il 2034 e 800 aerei, ma a una condizione: l’arrivo dei 300 aerei 737 Max 10 con cui rafforzare l’offerta, dal momento che i nuovi velivoli potranno trasportare 220 passeggeri. «Siamo in costante contatto con la Boeing, abbiamo incontrato il management a Seattle due settimane fa - ha spiegato O’Leary - Ci aspettiamo che il Max 7 venga certificato alla fine del primo trimestre di quest’anno, mentre il Max 10 che ha già effettuato i test di volo potrebbe ottenere la certificazione entro la fine dell’anno, non ci sono motivi per uno slittamento. Mi aspetto che i primi aerei verranno consegnati alla United e alla American Airlines».

    La qualità di Boeing e ritardi nelle consegne
    O’Leary, che in più occasioni si era lamentato sui ritardi nelle consegne degli aerei arrivando a definire il management della Boeing come «polli senza testa», ha reiterato le sue preoccupazioni sulla qualità riscontrata sui velivoli: «Sono due anni che ci lamentiamo per la qualità dei prodotti, piccole cose che non devono accadere quando si spendono 100 milioni di dollari per nuovi aerei. Ho avuto un incontro con il top management di Boeing che mi ha rassicurato sui maggiori controlli in fatto di qualità». Dopo l’incidente dell’Alaska, «abbiamo raddoppiato i nostri ingegneri a Seattle e a Wichita (sede della Spirit, ndr) per i controlli pre-consegna e ad ogni aereo consegnato viene effettuato un check completo di almeno 48 ore».

    Meno aerei in volo a causa dei problemi di Airbus e Boeing
    La mancanza di aerei metterà a dura prova il traffico europeo, ancora sotto i livelli pre-Covid (al 93% secondo gli ultimi dati di Eurocontrol): oltre ai problemi di Boeing, anche Airbus metterà a terra almeno il 10% dei suoi aerei per riparare i motori della Pratt & Whitney. «La domanda continuerà ad essere sostenuta ma la scarsità di aerei spingerà le tariffe al rialzo, stimiamo circa il 5%», ha spiegato il ceo.

    In Italia, dove la low cost lo scorso anno ha trasportato 60 milioni di passeggeri, confermandosi primo vettore nazionale come in Spagna e in altri otto paesi europei, sta trattando per aprire altre due basi che si aggiungeranno alle 17 esistenti. Sugli slot di Linate che Lufthansa ha proposto alla commissione europea di dismettere per accelerare la decisione sul merger con Ita Airways, O’Leary ha confermato la sua posizione: «Siamo sempre aperti alle novità, ma non vogliamo crescere a costi eccessivi. Se altri vogliono farlo, vorrà dire che dovranno liberare spazi a Malpensa dandoci la possibilità di crescere ancora».

    Italia primo mercato anche senza Linate
    La battaglia conto la tassa di imbarco che pesa direttamente sul costo del biglietto è sempre di attualità: «L’Italia potrebbe crescere di più se venisse abolita l’addizionale comunale per tutti gli aeroporti italiani». Una battaglia, quella contro la tassazione, che si estende ad altri paesi europei e agli aeroporti dove ogni giorno Ryanair effettua 3.600 voli in partenza da 230 aeroporti e 93 basi sparse sul territorio, facendo volare 550.000 passeggeri su 575 aerei, un quinto dei voli a corto raggio del Continente.

    Prima compagnia in Europa e seconda al mondo
    Con 22 mila dipendenti di cui 3mila nuovi assunti lo scorso anno, la low cost si conferma prima compagnia europea e la seconda a livello mondiale per numero di passeggeri dopo l’americana Southwest Airlines. Per trovare nuovi spazi per crescere il raggio d’azione si sta estendendo ad altre aeree come il Marocco, la Giordania e Israele dove dal 2 febbraio riprenderanno i voli per Tel Aviv interrotti a causa della guerra. Anche in Ucraina la guerra ha interrotto la crescita nel paese «ma siamo pronti a ripartire appena sarà possibile», ha aggiunto O’Leary. Il consolidamento del settore in atto potrebbe mutare i primati e vedere nascere nuovi campioni europei: «È una fase di cambiamento, ci sono molti merger in atto e alla fine di questo lungo processo prevedo che rimarranno solo quattro compagnie aeree: Lufthansa, Air France-KLM, IAG e Ryanair»

      La data/ora di oggi è 06.10.24 22:43