Qualche consideratione sul traffico passeggeri di Milano e di Malpensa in questo momento che è molto particolare.
Da un lato avete visto l'anteprima dei dati di novembre con numeri che sono davvero buoni per essere novembre, uno dei mesi piu' "depressi" dell'anno in quanto a traffico.
Questo novembre è su valori simili a quelli di luglio, primo mese "buono" dopo le chiusure invernali, ma molti avevano rinviato le ferie ad agosto e a settembre. Agosto e settembre erano stati ancora migliori.
I primi giorni di dicembre sono stati un successo, con numeri di passeggeri da record verso gli USA e verso il Medio Oriente.
Emirates al sabato manda sul volo serale, dedicato alla sola tratta Dubai-Milano, il 380 con sole due classi di servizio: rinuncia alla First per un sola serata ma mette a disposizione ben 615 posti in un solo volo.
Inutile dire che lo fa perchè quei posti li riempie.
Dall'altro lato si avvina la minaccia, vera o presunta, della variante Omicron. I numeri dei contagi sono già in salita da un po' e una variante piu' contagiosa fa paura a molti, anche a chi ci governa, che spesso adotta provvedimenti fin troppo restrittivi nei confronti dei viaggi.
E' successo questo ieri sera, con il decreto di Speranza e Di Maio che introduce l'obbligo di tampone ai viaggiatori in arrivo anche dai paesi EU e Schenghen (in palese contrasto con gli accordi sottoscritti in Europa per dar vita al "Green Pass") e la rimozione dalla lista D di alcuni paesi rilevanti per il turismo, come la Giordania.
Una mazzata per il settore del trasporto aereo e per il turismo in generale.
Il quadro purtroppo già non era dei migliori: per gennaio e febbraio si registravano già molte cancellazioni di voli, soprattutto da parte delle low cost, ora l'incertezza si è trasformta in negatività, con una grave responsabilità di chi ci governa.
Ora l'impatto è sul traffico vacanziero e per motivi personali, se questo si estendesse al traffico d'affari sarebbe estremamente preoccupante e stavolta non solo per compagnie aeree e operatori di viaggio, l'impatto lo subiremmo tutti.
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