Impressioni su ITA

Ebbene si', mio malgrado ho volato anche con ITA; sulla rotta che ho scelto non c'erano alternative.

Qualche impressione al volo, iniziando dall'hub "naturale": Fiumicino.



Il check-in è al T1, che come quasi tutto l'aeroporto è un cantiere aperto; qui è tutto pannellato, quindi i lavori non si vedono, ma si sentono.
Mentre ero al check-in avevo i capelli mossi dal vento, ma non era il condizionamento, è perchè alcune vetrate sono assenti e nonostante i pannelli (pubblicitari) entra il vento; le addette al check-in (vestite ancora in uniforme Alitalia) si lamentavano del rumore dei lavori.
Controllato il Green pass ed emessa carta d'imbarco, speravo fosse finita.



Invece no, prima di accedere ai controlli di sicurezza, chiedono a tutti il GP, non importa se uno è stato al check-in oppure no. E due. Lo chiedono e basta, in pratica lo guardano solo, non lo scansionano: davvero inutile.

Subito dopo i controlli si apre la nuova area Duty Free, non troppo grande.

Poco oltre si apre un nuovo corridoio airside, che qualche è stato aperto è stato descritto come un'intera nuova ala, ma quello è un connettore. Ora praticamente non connette niente perchè il vecchio molo nazionale (gate A) e nuovo quello in costruzione sono entrambi chiusi.



In fondo temina con la discesa verso il ritiro bagagli del T1, mentre chi è in partenza con ITA ha una bella passeggiata fino ai gate E.

La passeggiata inizia in un'area abbastanza buia e povera di negozi, che porta da un parte al molo dei gate A1-A10 e dall'altra al molo E (questi aperti).



Alla radice del molo E, secondo Duty Free; evidentemente i passeggeri ITA sono considerati dei facoltosi spendaccioni  

Il molo è molto recente e piacevole, i gate erano stati pensati per wide body, quindi ora regge bene voli mezzi vuoti con A319 o A320.
Nonostante tutto riescono a complicare le cose: le serpentine davanti al gate sono vuote e la coda è oltre: all'ingresso c'è il controllo del Green pass, per un volo nazionale, stavolta l'addetto è zelante e scensiona tutti i QR code. E tre.



L'addetta del gate, attende pazientemente che i passeggeri filtrino uno a uno dopo questo controllo.
Per fortuna il volo è mezzo vuoto (o mezzo pieno - a seconda dei gusti) e l'attesa non è troppo lunga.

Veniamo finalmente al volo.
Mi è capitato il "primo" aereo di ITA: quello nella livrea speciale "Born in 2021".
La scritta davanti è illeggibile per i pax che s'imbrcano (anche se si usasse la scaletta).



Gli interni non riservano sorprese: identici a quelli di Alitalia. Credo che il logo ITA sia comparso solo sulle safety card



Il push back ci regala un accotamento di altri tempi:


A bordo il servizio è tornato ma è molto ridotto; per un volo breve non sarebbe previsto neanche lo snack (dolce o salato), ma li hanno a bordo e chiedendo lo danno comunque, dopo essersi un po' lamentati ("non sarebbe previsto").

Insomma, per diventare quello vorrebbero essere, la strada è ancora lunga ma basterebbe davvero poco per migliorare.

L'esperienza di volare con ITA è ancora praticamente identica a quella di volare con Alitalia; la discontinità è rimasta, per ora, solo sulla carta.