ITA Airways 2022 - Un anno in rosso

malpensante ha scritto:Berberi scrive che LH acquisterebbe il 20%.

Era quello che “desiderava” SMC un mese fa ma che non ha ottenuto infatti Lufthansa non risulta se non come partner commerciale e non socio (idem AF/KLM).
Berberi usa il condizionale è non l’affemativo, mica scemo ed a oggi di fatto zero news sino a quando il Governo non prenderà posizione.

malpensante ha scritto:Berberi scrive che LH acquisterebbe il 20%.

Sulla stampa si dà per fatto anche l'accordo per MSC ma per ora è tutto in alto mare, anzi è confermato che il dossier sia salito a Palazzo Chigi.

Non trovate insolita l'uscita di Altavilla sui risultati di giugno?
Quel tema è piu' di competenza di Lazzerini, che invece tace da mesi. Non si è piu' visto.
Tempo fa si è espresso in un'intervista contro la leadership a due, velata critica ad Altavilla, poi piu' nulla.

Il punto è che bisogn vedere con i solid che ci sono, del Governo e del'acquirente, cosa si riesce a fare, se i sogni di gloria di 100 e passa aerei sono ancora attuali. Il piano industriale è andato in frantumi e ora si è tornati a riparlare pure di Malpensa. Molte idee ma pochi soldi.

Poi con l'uscita dell'attivo a giugno, Altavilla si espone all'assalto dei creditori: non è piu' sostenibile rinviare i pagamenti sine die.
Non uso la parola sostenibile a caso, sostenibilità è anche non lasciare debiti in giro.
Potremmo vederne delle belle.

Ita Airways e la sfida agli aeroporti italiani: «Fateci vedere quanti incentivi date alle low cost»

https://www.corriere.it/economia/aziende/22_luglio_14/ita-airways-sfida-aeroporti-italiani-fateci-vedere-quanti-incentivi-date-low-cost-ba1ba420-0161-11ed-b67a-4569bb2fc5fe_amp.html

Si annuncia una battaglia legale senza esclusione di colpi quella tra Ita Airways e alcuni dei principali aeroporti italiani sul tema degli incentivi alle low cost. Con un documento di quattro pagine inviato il 5 luglio la compagnia che lo scorso 15 ottobre è subentrata ad Alitalia dà tempo trenta giorni a quattro società di gestione di sei scali per farsi consegnare «tutti i documenti» relativi agli accordi commerciali con le aviolinee, stando all’«istanza di accesso agli atti» spedita da Ita e che il Corriere ha ottenuto attraverso fonti aeroportuali.

I destinatari
A ricevere la lettera sono stati Aeroporti di Puglia (che gestisce gli scali di Bari e Brindisi), Gesap (Palermo), Sac (Catania e Comiso) e Sagat (Torino). Presi i dati del 2019, prima del Covid, e messi insieme i volumi estratti da Assaeroporti, i sei impianti hanno avuto quasi 30 milioni di passeggeri, circa un sesto del totale dei flussi nazionali (considerando i voli commerciali nazionali e internazionali). Quest’anno, considerando il forte recupero post pandemia, la loro fetta di mercato è destinata ad aumentare.

Il testo
Dopo una serie di «premesse» — tra cui quella di «esplorare la possibilità di concludere accordi commerciali con alcune società di gestione» e di «verificare il rispetto della legge e l’assenza di forme di discriminazione» — Ita chiede l’accesso «a tutti i documenti ed atti, anche presupposti e conseguenti, riguardanti la conclusione di contratti, accordi, convenzioni, attualmente vigenti o cessati a partire dal 1° gennaio 2020, di incentivazione allo sviluppo del traffico» «o comunque relativi all’erogazione di servizi aeroportuali e/o di qualsiasi altro tipo a favore e da parte di altre compagnie, quali, a titolo esemplificativo, contratti di sublocazione immobiliare, contratti per l’acquisto di spazi pubblicitari, contratti di comunicazione, contratti di servizi di assistenza a terra (handling), contratti di promozione turistica, pubblicitari o di marketing».

La pratica
Il Corriere si è occupato più volte degli incentivi aeroportuali. Tra il 2015 e il 2019 gli aeroporti italiani hanno dato alle compagnie aeree almeno 1,2 miliardi di euro di incentivi, arrivando a pagare il vettore anche 26 euro per ogni passeggero in partenza sulla base dei bilanci delle società di gestione, delle fonti e dei documenti depositati in Parlamento. Nel 2019 Aeroporti di Puglia ha stanziato almeno 13 milioni di euro, Gesap quasi 18 milioni, Sac sotto alla voce «marketing support» 4,3 milioni, mentre non è noto nei documenti di Sagat quanto abbia dato la società di gestione dell’aeroporto di Torino.
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ITA chiede l’accesso….
Ma chi si credono di essere? Ho parlato con uno che dirige un paio di aeroporti tra quelli nella loro lista, allucinati ad esser cortesi, ITA già non era benvenuta ora con questa uscita consiglierei la vigilanza privata ai voli in night stop su certi scali.

ITA fa parlare di sè per tutto tranne che per la vendita

FlyIce ha scritto:ITA fa parlare di sè per tutto tranne che per la vendita

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Infatti stanno mandando ai media ennesimo comunicato da divulgare sulla puntualità.

Una cosa la sappiamo, una cordata è scappata e il pollo di turno rimane MSC ed oggi che è il 13/7 quanto promesso da Altavilla è di nuovo fuffa ormai diventata muffa.

I 5 Stelle sono la vergogna dell’Italia con a capo un comico che dovrebbe andare a Kiev per sapere come governare.
Far saltare il Governo in questo momento è da screanzati, spero di non ritrovarmi uno dei loro fans in mezzo alla strada.

Chiaramente la questione ITA va in cavalleria, da vedere cosa farà MSC con questa instabilità politica perfetta per defilarsi.

Chiaramente Mattarella non ha giustamente accettato le dimissioni e vediamo se le *** non voteranno la fiducia.

I-TIGI ha scritto:Ita Airways e la sfida agli aeroporti italiani: «Fateci vedere quanti incentivi date alle low cost»

https://www.corriere.it/economia/aziende/22_luglio_14/ita-airways-sfida-aeroporti-italiani-fateci-vedere-quanti-incentivi-date-low-cost-ba1ba420-0161-11ed-b67a-4569bb2fc5fe_amp.html

….

Tornando a questo, che è il tema del giorno, ma rimane nel filone comico …

Come tutta risposta si sono presi un’ingiunzione di pagamento per le fatture in arretrato, non sa SEA, da uno degli interpellati.

Non pagano e per di più annunciano utili ?
La misura è colma. Si troveranno senza nessuno che li difenda e se il governo va in crisi, neanche l’azionista di riferimento li aiuterà.

Fa sorridere chi possa pensare che in questo momento Draghi pensi ad ITA e se mercoledì salta il governo MSC tira i remi in barca (Lufthansa Group ha già inviato il preavviso oggi).
Altavilla si ritrova ora con il cerino in mano (sino a nuove elezioni nessuno prenderebbe decisioni) dato che i 400 mil previsti in primavera non sono stati erogati compensati dalla nuova cordata che non c’è.

Si andrà ad un piano straordinario con riduzione dell operativo al minimo dato che i soldi in cassa sono pochi (Enac interverrà dato che ormai sono molte le richieste di mancati pagamenti).
Come ho sempre detto, a tirar per le lunghe e fari i furbi (dati della prima data room taroccati) alla fine con il primo imprevisto il banco salta.

Se per caso mercoledì Draghi dovesse ripensarci su ITA sarà poi ancora più estremo compreso un tutti a casa.

Per esser chiari: ogni cosa in merito a ITA da ieri e’ congelata ed un eventuale governo transitorio non se ne occuperà più di tanto.

Ita Airways a Msc, Odone: "Grande rilancio per aeroporto, anche cargo"

https://www.primocanale.it/porto-e-trasporti/11713-genova-aeroporto-msc-ita-airways-rilancio-aeroporto.amp.html
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La calura sta tirando brutti scherzi, ad oggi ITA non ha alcun piano ed aereo cargo a parte il belly che da FCO vola più di metà vuoto ed a MXP a parte un voletto una tantum su NY non hanno nulla.

Se mai ITA dovesse avere filo cargo da MXP da Genova al limite qualche camion che in un paio di ore arriverà a MXP ma stiamo parlando di fantascienza dato che prima di ogni altra cosa debbono avere i clienti cosa che ad oggi non ci sono più da anni ed anni, piccolo dettaglio.
Se il contributo di MSC dovesse poggiare su crocieristi e cargo via FCO…ok vorrà dire che siamo su scherzi a parte e basta.
Chiaramente ognuno libero di credere a capouccetto rosso.

Se mercoledì Draghi non dovesse ripensarci MSC congelerà il tutto, impossibile attendere l’autunno dopo le elezioni.
Per Lufthansa non cambia nulla dato che non partecipano, certo senza Draghi game over, ovviamente.

Il governo grazie a quei irresponsabili dei 5S con la sua fine vedrà saltare i fondi del Pnrr così come il tetto prezzi sul gas ed altro, chiaramente non potranno essere erogato i 400 mil che non sono stati deliberati a fine marzo quindi si andrà ad applicare un piano di riduzione spese immediato con cancellazione di metà del network (volare costa) ed altro.
Chiaramente senza iniezione di capitali entro un paio di mesi vanno al grounding dato che Enac sta chiedendo di sapere quanti sono i soldi in cassa sapendo quanto sono anche gli insoluti.
Bingo

Ora pure ITA ha il suo tram a Milano.
L’ho visto da lontano e non sono riuscito a fotografarlo bene. Qualcun altro (che non conosco) ha fatto sicuramente di meglio



Ho visto però chiaramente che è per la rotta MXP-JFK: mostra solo quella.
Hanno un miliardo di voli da LIN: niente, neanche un accenno.
Evidente sanno anche loro che i milanesi non volano da Linate

Poj lo posto

Come al solito non ne azzeccano una, pubblicizzano un solo volo da MXP quando ne hanno decine da LIN, dopotutto la presentazione in via della Spiga insegna sbagliando anche città.

Non parliamo della destinazione, NY dove tra l’altro Neos li sta pubblicizzando da tre settimane (NY) e a quanto pare non solo loro.

Ita Airways, rilancio di Air-France e Delta: più poteri al Tesoro e rotte in Usa

https://www.ilmattino.it/AMP/economia/ita_air_france_delta_cosa_succede_ora-6821955.html
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Se dovesse saltare con MSC la “continuità” con Alitalia sarebbe al Top
Tra l’altro solita lisciata di pelo su FCO pseudo hub (gli americani tolti un paio di mesi poi spariscono come tutti i voli stagionali delle americane) peccato che la stessa Airfrance poche settimane fa ha impallinato lo scalo romano.
In Alitalia by ITA molti vedono con preoccupazione MSC con dietro Lufthansa Group sapendo che la telenovela del hub romano e Linate non funzionano, ITA lo sta dimostrando così come storicamente Alitalia.
Rimanere in ST e con vecchi partners per rimanere attaccati ai soliti schemi per altri anni e’ preferito, tanto trovato il pollo di turno per lo stato altre perdite dopo quelle realizzate per decenni che mai saranno?

ITA Airways, presentato il Manifesto della Sostenibilità: 75% di aerei di nuova generazione in flotta entro il 2025

https://www.ilgiornaleditalia.it/news/mondo-imprese/389490/ita-airways-presentato-il-manifesto-della-sostenibilita-75-di-aerei-di-nuova-generazione-in-flotta-entro-il-2025.html

Stralcio

Per questa occasione ha collaborato un apprezzatissimo illustratore italiano - Emiliano Ponzi – che ha trasformato le idee in immagini. Ponzi ha saputo interpretare la strategia di crescita di ITA Airways, l’aspetto propulsivo di una start-up con la voglia di “toccare il cielo con un dito”. E l’azzurro della livrea di ITA Airways che si armonizza con il cielo in pieno rispetto ambientale: esserci integrandosi con l’ecosistema.

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Vanno sino a li per raccontare ste caxxate con i nostri soldi?
Azzurro che si armonizza? Questi ci prendono per il cuxo.

Ita Airways vuole i soldi per riportare gli aerei a Comiso
La compagnia di “bandiera” pretende gli stessi incentivi dati alle low cost per tornare a operare

https://www.ragusanews.com/economia-ita-airways-vuole-i-soldi-per-riportare-gli-aerei-a-comiso-160948/

Comiso - Si annuncia una battaglia legale tra Ita Airways e alcuni aeroporti italiani, tra cui il “Pio La Torre” di Comiso, sul tema degli incentivi alle low cost: con un documento di quattro pagine inviato il 5 luglio, la compagnia subentrata ad Alitalia dà tempo 30 giorni a quattro società di gestione di 6 scali per farsi consegnare «tutti i documenti ed atti, anche presupposti e conseguenti, riguardanti la conclusione di contratti, accordi commerciali, convenzioni, attualmente vigenti o cessati a partire dal 1° gennaio 2020, di incentivazione allo sviluppo del traffico o comunque relativi all’erogazione di servizi aeroportuali e/o di qualsiasi altro tipo a favore e da parte di altre compagnie quali, a titolo esemplificativo, contratti di sublocazione immobiliare, contratti per l’acquisto di spazi pubblicitari, contratti di comunicazione, contratti di servizi di assistenza a terra (handling), contratti di promozione turistica, pubblicitari o di marketing». Nient'altro?

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Anche cappuccio e brioche pagato per tutti i dipendenti a vita.

Con quanto sta accadendo in parlamento l’Italia grazie a tre partiti torna nel baratro perdendo per sempre ogni credibilità, paese di pulcinella ed inaffidabili. (Poi a piangere se Francia o Germania comandano in EU noi sappiamo solo tirarci la zappa non sui piedi ma sui attributi).

Con la crisi che porterà l’Italia nel baratro la questione ITA viene messa da parte, ora come qualcuno mi disse in Castro Pretorio si verificherà la consistenza della cassa.
Chiaramente Aifrance/KLM alzeranno i tacchi, vediamo invece quanto polli sono in MSC dato che il loro partner Lufthansa Group già era scettico figurarsi ora.

Chiaramente tutte le colpe sono di Altavilla e Lazzerini che hanno perso tempo aspettando di arrivare all’ultimo (anzi peggio, sforando il tempo massimo) nel chiudere la partita con l’avvallo di Draghi il quale spero che entro stasera prenda un volo e lasci l’Italia dei giullari per un bel po'.

PS per i fornitori, battete cassa per le fatture aperte.

Un film già visto: Alitalia prima ed ITA ora tirano alle lunghe ogni vendita, i risultati sono poi disastrosi, ma la speranza di usa queste tattiche è non cambiare nulla.

Purtroppo il tempo gioca contro di loro perché perdono soldi in continuazione e il tempo li porta al dissanguamento. Se fossero un’azienda sana e in attivo, non comi sarebbe motivo di venderla.
La soluzione sarebbe quella. È però una mission impossible.

I’m governo Draghi non c’è più, la stampa internazionale riporta l info nelle prime pagine dei quotidiani per ora on line.
L’inaffidabilità politica italiana farà scappare investitori che per un attimo stavano iniziando a considerare investimenti in Italia.
Chiaramente ora si andrà verso una crisi economica ancora più profonda grazie a tre partiti che hanno giocato sulla pelle dei italiani.
Il tema ITA va in naftalina, come scritto qui sopra l’aver nuovamente ritardo la corda per le lunghe ora la mancata vendita sarà un boomerang, vediamo se uno dei tre partiti tanto attenti e vicini al popolo italiano si farà carico di ITA.
Lufthansa Group sull’Italia ha altri piani da tempo, Airfrance/KLM sembra di no.

LAZZERINI-ITA: LA COMPAGNIA MESSA IN SICUREZZA

https://www.guidaviaggi.it/2022/07/20/ita-airways-messa-sicurezza/

Stralci di pura follia:

Tutti volevano la ripresa del traffico – ha proseguito il manager -, c’è stata e gli aeroporti sono andati in difficoltà, alcune compagnie hanno addirittura messo in discussione il modello di business, come ‘O Leary ha detto delle low cost. Noi – commenta Lazzerini – non stiamo cancellando aerei, siamo primi al mondo per regolarità con il 99,8 percento di voli operati, primi in Europa per puntualità, abbiamo gli aerei pieni a tariffe medie molto alte

Questo “è il nostro lavoro – conclude – far andare bene l’azienda, proteggerla, darle un futuro e renderla interessante, cosa che è perché ci sono fuori dei pretendenti anche di grande nome, poi la politica deve fare la sua scelta.
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Forse sarebbe il caso che la smettesse di citare MOL dato che Lazzerini ha in mano un mini vettore che già perde 2 mil al giorno e se per lui il riferimento di ITA è Ryanair forse è meglio che sia dia all ippica (ammesso che sappia montare a cavallo).

Fuori ci sono dei pretendenti? Si certo c’è la fila…fossi in lui controllerei meglio.

PS; quando lo sbattono fuori?

I-TIGI ha scritto:LAZZERINI-ITA: LA COMPAGNIA MESSA IN SICUREZZA

https://www.guidaviaggi.it/2022/07/20/ita-airways-messa-sicurezza/
...

Forse l'ha messa in sicurezza per due mesi, in piena estate, proprio una "mission impossible"

L'hedging del carburante l'hanno fatto quando sono partiti? No
Hanno impegnato una somma mostruosa in aerei nuovi? Si'
Hanno speso in sacco di soldi in brand, loghi e verniciature? Ovvio

Voglio vedere se confermerà queste parole in autunno, con il carburante alle stelle, una concorrenza super agguerrita e una crisi economica che puo' solo peggiorare.

Per sua info, sta solo raccattando i pax che sulle low cost hanno trovato pieno.
Gli altri hanno dei Load Factor oltre il 90/95%, ITA viaggia ancora molto sotto e non li comunica mai.

FlyIce ha scritto:Per sua info, sta solo raccattando i pax che sulle low cost hanno trovato pieno.

Anche quelli che vogliono evitare le cancellazioni di Wizz Air etc.
ITA, al contrario di molte altre linee aeree, non cancella.

malpensante ha scritto:

FlyIce ha scritto:Per sua info, sta solo raccattando i pax che sulle low cost hanno trovato pieno.

Anche quelli che vogliono evitare le cancellazioni di Wizz Air etc.
ITA, al contrario di molte altre linee aeree, non cancella.

O meglio, quelli che hanno avuto il volo cancellato e ancora l'esigenza di partire.

Certo che ITA non cancella: a LIN perderebbe gli slot e meno voli di cosi' scomparirebbe

Wizzair ha circa 100 aerei piu' che iTA ed è di gran lunga la piu' piccola della "grandi" low cost continentali.

Ita Airways, senza governo la privatizzazione finisce in stallo

di Leonard Berberi
22 luglio 2022

Nel «disbrigo degli affari correnti» del governo guidato ancora per alcune settimane da Mario Draghi può rientrare anche la vendita della maggioranza di Ita Airways? Tra le «vittime» della caduta dell’esecutivo c’è anche il futuro dell’aviolinea tricolore che lo scorso 15 ottobre è subentrata ad Alitalia. Una decina di giorni fa — come svelato dal Corriere — si era arrivati alla scelta della cordata «preferibile»: quella composta dal gigante marittimo Msc e il colosso dei cieli Lufthansa che valutano il vettore nostrano 800-850 milioni di euro e chiedono di rilevarne l’80%.

La procedura
Ma quella scelta non è stata mai annunciata perché nelle stesse ore è iniziata la crisi politica. Il faldone Ita, spiegano fonti ministeriali al Corriere, è «congelato» al Tesoro — azionista unico e «regista» dell’iter di privatizzazione — in attesa di capire se a decidere deve essere l’attuale esecutivo o quello prossimo, cioè quello che si formerà dopo le elezioni del 25 settembre. La scelta su Ita — stando a una interpretazione che va per la maggiore — somiglia all’ordinaria amministrazione che segue una procedura: c’è stato un Dpcm (quello della vendita), è stato fatto un bando, sono arrivate le offerte vincolanti (di Msc-Lufthansa e Certares) e una di queste piace.

I tre rischi
A questo punto mancherebbe l’annuncio. Ma questo passaggio — che precede il signing entro qualche giorno e il closing a dicembre — non c’è ancora. Il rischio, a questo punto, per Ita è triplice. Che la procedura di privatizzazione si areni. Che si vada allo scontro con la Commissione europea che ha vincolato gli 1,35 miliardi di euro di investimento pubblico (da erogare così: 700 milioni nel 2021, 400 milioni nel 2022, 250 milioni nel 2023) alla finalizzazione di un’alleanza entro l’anno. Il terzo rischio è che Ita prosciughi tutta la cassa entro il 2023: i 700 milioni erogati non bastano più. Servono altri 400 milioni. E presto.
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Presto, molto presto e come scrissi un po di giorni fa ora si va alla verifica di cassa da parte di Enac (Altro che chiedere documenti contabili agli aeroporti di mezza Italia).
In MSC è meglio che si dedichino ai sport acquatici, gelata arrivata puntuale da Frankfurt (Am Main).

https://www.corriere.it/economia/aziende/22_luglio_22/ita-airways-privatizzazione-finisce-mezzo-guado-a6ae68e8-092a-11ed-ba42-106d8f7128de.shtml

Vendita Ita Airways, tutte le domande dopo le dimissioni di Mario Draghi

https://mobile.ttgitalia.com/stories/trasporti/177873_vendita_ita_airways_tutte_le_domande_dopo_le_dimissioni_di_mario_draghi/

Sono sempre più dense le nebbie intorno alla prosecuzione del processo di vendita di Ita Airways dopo le dimissioni del premier Mario Draghi. Come noto, insieme allo scioglimento delle Camere il presidente Sergio Mattarella ha affidato a Draghi l’incarico di mantenere il ruolo attuale con il solo compito di ‘disbrigo degli affari correnti’, quindi con poteri limitati fino alle elezioni. E la questione Ita può rientrare in questo perimetro ristretto?

La questione sarebbe al momento all’esame delle parti interessate, secondo quanto riporta l’edizione odierna di Repubblica, ma le possibilità che la partita si possa chiudere in tempi brevi come sembrava soltanto dieci giorni fa sembrano minime. E non solamente per i termini giurisdizionali. A favore di una decisione comunque in merito giocherebbe il fatto che sulla vendita pesa un diktat dell’Unione europea e questo rientra tra i casi previsti come affari correnti.

Le incognite
Ma ci sono grandi incognite: chi può prendersi in questo momento una responsabilità di questo livello quando nel giro di due mesi o poco più il Governo è destinato a cambiare? Per potere avviare la procedura di trattativa diretta con Msc e Lufthansa, come da parere del Ministero del Tesoro, servirebbe il via libera di tutti i partiti e, al momento, almeno uno (Fratelli d’Italia) ha già espresso parere contrario alla privatizzazione a prescindere dai contendenti.

E i contendenti?
Un intrigo, quindi, nel quale bisogna anche capire come si stanno ponendo i potenziali acquirenti della compagnia aerea. Il processo, infatti, è nato e si è sviluppato con il pieno sostegno del Governo Draghi: saranno disposti Msc, Lufthansa, Certares, Air France-Klm e Delta a procedere al buio? Le risposte sono attese per i prossimi giorni.
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Procedere al buio? Proprio no, Lufthansa Group ha già avvisato MSC.

Ita, ultima turbolenza sulla vendita. Il governo frena. La compagnia: privatizzazione è impegno con Ue

https://www.repubblica.it/economia/2022/07/22/news/ita_ultima_turbolenza_sulla_vendita_il_governo_frena_la_compagnia_privatizzazione_e_impegno_con_lue-358702048/amp/

ROMA - La privatizzazione di Ita, che era ormai in dirittura di arrivo, è oggetto di un ultimo nervoso confronto nei palazzi del potere. La sensazione è che l’operazione sarà una delle vittime della fine del governo Draghi.

Un governo dimissionario - in carica per il solo “disbrigo degli affari correnti” - difficilmente potrà cedere la compagnia aerea di Stato. La privatizzazione di Ita è una decisione che sembra travalicare gli affari correnti, e non rientra certo fra le emergenze che Draghi può gestire su mandato del Quirinale (dall’attuazione del Pnrr all’inflazione).

Ita, però, non si rassegna al naufragio della vendita. Emissari della compagnia, ieri, hanno dialogato con il ministero dell’Economia, azionista unico del vettore. La loro tesi è che la privatizzazione - regolata da un decreto, da un Dpcm di marzo - sia dentro il perimetro degli “affari correnti”.

La privatizzazione, inoltre, sarebbe un impegno assunto con l’Ue, dunque inderogabile. Nel caso il ministero del'Economia conservi il 100% della compagnia aerea, rinviando la cessione di Ita, allora i soldi pubblici investiti (720 milioni ad oggi) potrebbero configurarsi come aiuti di Stato. Inevitabile sarebbe la contestazione dell'Europa.

Gli emissari di Ita, infine, avvertono che la mancata vendita determinerebbe un danno irreparabile per le casse pubbliche, visto che sfumerebbe un'entrata di alcune centinaia di milioni di euro. Sono i soldi che le due cordate in lizza (Msc con Lufthansa; il fondo Certares con Air France e Delta) vogliono versare all'Italia per la maggioranza delle azioni di Ita.

Le puntate precedenti

Riapre la data room (giugno 2022)
I compratori e lo sconto (giugno 2022)
L'urto a New York (giugno 2022)
Le argomentazioni degli emissari di Ita non sono le tavole del Vangelo. Nel caso la privatizzazione slitti di qualche mese, l'incasso per lo Stato sarebbe solo rinviato. Non ci troveremmo di fronte, dunque, a un danno irreparabile.

Perché la privatizzazione avanzi, il premier dimissionario Draghi e il ministro dimissionario Franco (Economia) dovrebbero avviare peraltro una procedura irrituale: chiamare i leader di tutti i partiti e ottenere il via libera alla cessione della compagnia da ognuno di loro.

Se anche Draghi e Franco si decidessero per questo sondaggio (cosa improbabile), almeno un partito - Fratelli d'Italia - negherebbe il suo benestare.

Fratelli d'Italia è anche l'incubo dei potenziali compratori (Msc con Lufthansa; il fondo Certares con Air France e Delta). Entrambe le cordate stanno frenando nella corsa a Ita, da quando le prime fibrillazioni politiche si sono manifestate nella ormai ex maggioranza di governo.

I compratori sono spaventati dalla prospettiva che un governo a guida Fratelli d’Italia - partito contrario alla cessione di Ita - si insedi al potere tra poche settimane.

Ottenere oggi (in teoria) il via libera di Draghi a un atto preliminare di vendita non significa conquistare la compagnia. L'atto definitivo di acquisto (il closing) verrebbe sottoscritto a dicembre. Dunque Fratelli d'Italia - se vincitore delle elezioni del 25 settembre - avrebbe tutto il tempo per far saltare il banco e la privatizzazione.
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Dopo l ammutinamento da parte dei 5S e il doppio gioco di FI e Lega figurarsi se gli investitori si fidano della Meloni e suo Entourage post fascista

I-TIGI ha scritto:Se anche Draghi e Franco si decidessero per questo sondaggio (cosa improbabile), almeno un partito - Fratelli d'Italia - negherebbe il suo benestare.

Fratelli d'Italia è anche l'incubo dei potenziali compratori (Msc con Lufthansa; il fondo Certares con Air France e Delta). Entrambe le cordate stanno frenando nella corsa a Ita, da quando le prime fibrillazioni politiche si sono manifestate nella ormai ex maggioranza di governo.

Fratelli di ITA, che schiava di Roma Iddio la creò.